ARTE CONTEMPORANEA
MARIACHIARA PERSICO
Nasce a Bergamo il 10 Settembre 1973. Apprende la tecnica di “Meditazione Trascendentale” di Maharishi Mahesh Yogi all’età di 5 anni. Da quel momento nasce un percorso di vita che cresce e matura nell’Arte.
Già alle elementari un insegnante della Scuola d’Arte Fantoni nota le sue capacità manuali e suggerisce ai genitori di coltivare le attitudini della bambina.
Frequenta il Liceo Artistico Statale di Bergamo e grazie al M° Paolo Cascio si innamora dell’argilla.
In questo periodo inizia a suonare la chitarra e a scrivere canzoni. Durante il quinto anno integrativo la mattina frequenta la bottega dello scultore M° Elia Ajolfi. Per tre anni studia Psicologia a Padova ma l’arte la richiama a Bergamo nuovamente accanto al M° Ajolfi. Affinando le sue capacità ne diventa collaboratrice fino all’ultimo lavoro importante del Maestro. Sotto la guida esperta del M° Sandro Esposito fa pratica con i principi fondamentali dell’arte della fusione a staffa e a cera persa. Studia canto Lirico con la M° Elisa Fumagalli. Per diversi anni è coordinatrice artistica del gruppo di scultura presso Castagneta in Città Alta. Qui incontra il M° Manjra e frequenta la sua Accademia Scuola Emozionale d’Arte e Musica metodo Manjra.
La passione per ogni genere artistico la spinge a frequentare il laboratorio teatrale permanente “La stanza di Prospero” a Seriate, diretto dalla Regista teatrale Silvia Barbieri.
FEDERICA ROTA
Nata a San Giovanni Bianco, Bergamo, nel 1986.
Pittrice, arteterapista e art director, sono da sempre legata alla natura e attratta da ciò che sta oltre il visibile, dai colori, dalla materia, dalla ricerca e dalla sperimentazione sia in campo fotografico che pittorico. Mi sono avvicinata da alcuni anni al mondo dell’acqua, spinta dall’esigenza di riportare la mia arte più vicina al mio sentire e all’esperienza umana.
Per questo ho iniziato a realizzare opere instaurando una relazione con questo elemento e attribuendo loro il nome di “idroemografie”.
Durante il mio percorso ho imparato che da un lato l’acqua è materia conforme, dall’altro completamente informe: ho scoperto che Essa è generosa, spaziosa e plastica e che posso instaurare con essa un dialogo emotivo nel quale “armonizzare” aspetti di me stessa che prima ignoravo. Per me l’arte è sacralità, ricerca, cultura, un rapporto con la vita stessa e con il suo lasciare tracce tra le trame della tela.